
Il convegno annuale della Società Italiana di Scienza Politica (SISP), tenutosi a Napoli dal 4 al 6 settembre 2025, ha ospitato due panel interamente dedicati al tema della corruzione, dei meccanismi istituzionali e del ruolo dei media digitali. I panel, intitolati “Reframing (Anti)-Corruption: Institutional Mechanisms, Civic Mobilization, and Social Media” , si sono svolti nella giornata di giovedì 4 settembre e hanno rappresentato un momento di confronto centrale nell’alveo del progetto SOMMOSSA, ma aperto anche al contributo di studiosi esterni.
Coordinati da Marco Mazzoni (Università di Perugia) e Alberto Vannucci (Università di Pisa), i due panel hanno visto la partecipazione di ricercatori di diverse università italiane e la discussione di Roberto Mincigrucci (Università di Perugia) e Marco Antonelli (Scuola Normale Superiore).
La prima sessione ha esplorato il tema della media capture in Europa (Rita Marchetti, Università di Perugia), i processi di state capture (Marco Antonelli), il discorso politico italiano sulle riforme anticorruzione (Tommaso Cerutti e colleghi, Università di Pisa), il ruolo delle ONG globali nella lotta alla corruzione (Fernanda Odilla, Università di Bologna), fino ad arrivare al caso Crotone e alle connessioni tra capitalismo predatorio e criminalità organizzata (Alberto Vannucci).
La seconda sessione si è concentrata sulle dinamiche narrative e mediali della corruzione nello spazio pubblico digitale. Sono stati presentati contributi sul passaggio dalla politicizzazione all’antipolitica nei discorsi online (Roberto Mincigrucci, con Francesca Rispoli, Anna Stanziano e Marco Mazzoni), sulle piattaforme civiche di whistleblowing (Alice Fubini, Università di Bologna), sui cicli politici e temporali della mediatizzazione della corruzione (Salvatore Sberna, Università di Pisa, con Roberto Mincigrucci, Marco Antonelli, Tommaso Cerutti e Alberto Vannucci), e sul ruolo dei media nel raccontare l’infiltrazione della ’Ndrangheta (Grazia Enerina Pisano, Università di Perugia).